Telefonia. Bollette a 28 giorni. Il Consiglio di Stato "Si ai rimborsi automatici". Agcom "Ora rimborsi automatici per tutti"

di redazione 05/02/2020 ECONOMIA E WELFARE
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ll Consiglio di Stato, con una sentenza appena pubblicata, appoggia l'idea che i rimborsi per le tariffe a 28 giorni debbano a essere automatici, laddove finora gli operatori hanno voluto darli solo a chi ne facesse richiesta espressa.

La sentenza (la 00879/2020) nello specifico respinge il ricorso di Vodafone contro la delibera di Agcom sul diritto a rimborsare gli utenti; ma i giudici si riferiscono alle attività di tutti gli operatori. Anche con un linguaggio molto duro: il passaggio coatto a tariffe 28 giorni (nel 2017) è stato "sleale" ed "eversivo", scrive.

La sentenza del Consiglio di Stato è certo l'ennesima conferma di un elemento già pacifico, cioè che agli utenti siano dovuti rimborsi; ma è importante soprattutto perché interviene su un punto ancora aperto: come debbano essere fatti questi rimborsi.

Agcom ha sempre affermato che gli operatori dovevano darli in automatico, mentre questi ultimi hanno ribadito la correttezza di scegliere di erogarli solo a chi li richiedesse (seguendo per altro le modalità da loro decise).

La quota degli utenti che ha già richiesto i rimborsi sarebbe inferiore al 5%. È evidente l'interesse degli operatori di non far passare l'idea di dover dare in automatico - alle decine di milioni di persone coinvolge nella vicenda tariffe 28 giorni - un rimborso, ossia uno storno in bolletta di circa 20-30 euro. A una stima, significherebbe un danno di centinaia di milioni di euro.


Il Consiglio di Stato ha giustificato questa impostazione di Agcom per questo tipo di violazione; "attivando lo strumento della tutela indennitaria automatica di massa a favore di tutti e ciascun utenti, a fronte di violazioni generalizzate che pregiudicarono una moltitudine di utenti mediante un'unica e identica condotta da parte dei più rilevanti operatori di telefonia".

È la prima volta che il Consiglio di Stato riconosce che Agcom ha un potere di stabilire una "tutela indennitaria automatica di massa", in certi casi (come nelle tariffe 28 giorni).

L'effetto è che l'Autorità adesso si sentirà più confortata ad andare a fondo nella battaglia per i rimborsi automatici, fronte su cui sta lavorando a una procedura sanzionatoria sugli operatori. Abbiamo già visto che l'Autorità ha potuto appoggiarsi a una sentenza del Consiglio di Stato per agire con più forza: è il caso di tre recenti delibere che per la prima volta limitano la facoltà degli operatori di cambiare i contratti in modo unilaterale agli utenti (Agcom ha ribadito che possono solo cambiare caratteristiche di servizi già previsti, non aggiungerne altre o rivoluzionare la natura del contratto).  

Un altro effetto è che l'Autorità ora potrebbe applicare il principio dell'indennizzo automatico di massa ad altri casi.


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